Le violazioni fiscali e l'inaffidabilità del concorrente
Il Tar Liguria, Sez. I, 27.12.2022, ha ritenuto che le plurime e ripetitive violazioni fiscali costituiscono indice di inaffidabilità dell'operatore economico.
Nel caso specifico, in danno della ricorrente, già aggiudicataria, è stata disposta la revoca dell’aggiudicazione, in ragione di reiterate gravi violazioni - non definitivamente accertate - delle leggi tributarie (art. 80, co. 4, del codice dei contratti pubblici).
L’art. 80, co. 4, del codice dei contratti pubblici: «un operatore economico può essere escluso dalla partecipazione a una procedura d’appalto se la stazione appaltante è a conoscenza e può adeguatamente dimostrare che lo stesso ha commesso gravi violazioni non definitivamente accertate agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse o contributi previdenziali..."
Secondo la ricorrente, delle varie cartelle e comunicazioni d’irregolarità esposte dall’Agenzia delle entrate alcune sarebbero oggetto di rateizzazione, altre di “rottamazione”, altre di sgravio, pagate o annullate, con la conseguenza che la valutazione della stazione appaltante circa la “gravità” delle stesse non sarebbe condivisibile.
Il motivo è stato ritenuto infondato.
Nella specie, infatti, sono state ritenute sussistenti le «gravi violazioni» in materia fiscale, stante il numero e l’entità dei debiti tributari, alcuni dei quali anche accertati in primo grado dalla Commissione tributaria: venivano in rilievo oltre trenta ipotesi di irregolarità per un importo complessivo estremamente significativo, ben superiore al milione di euro.
In conclusione, ha ritenuto il TAR che la ripetitività degli adempimenti tributari per un ammontare complessivamente superiore alla soglia di gravità indicata dal legislatore costituisca indice d’inaffidabilità del concorrente e giustifichi l’estromissione.